02_La Natura non è immobile

21-09-2014 – Piane di Borgo – È domenica anche a Borgo San Sergio, ma si inizia puntuali alle 10:30 con il coordinamento delle 11 legende del rilievo.
Alle ore 12 Tiziana Cimolino, accompagnata dal signor Walter, accoglie studenti e professori negli spazi dati in concessione all’associazione BioEst.
Qui pazienti e abitanti di via Grego riescono a conciliare spazi dedicati a orti a spazi più pubblici, dove chiacchierare, fare una grigliata o semplicemente portare i figli a giocare.
La gestione è interamente affidata all’associazione che è riuscita trovare sempre un equilibrio nella convivenza di attività e persone così differenti.
“Educare al senso di comunità” ci ha racconta Tiziana “è uno dei nostri obiettivi”.

Dopo un pranzo veloce e rocambolesco -abbiamo capito che fare una pasta per 14 persone è un’impresa troppo lunga per i nostri tempi e da domani ci nutriremo quasi esclusivamente con panini- siamo partiti di nuovo verso l’area di nostro interesse.

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Il sopralluogo fatto con il primo dei nostri esperti, il professore Pier Luigi Nimis, ha rilevato due aspetti interessanti: il primo è la varietà di specie, alcune autoctone e altre no, che popolano gli spazi degli orti. Fra queste si possono riconoscere alcuni usi del passato e prevedereo alcuni ipotesi per sviluppi futuri.
Il secondo aspetto di interesse è l’importanza dell’uso di un territorio storicamente agricolo: se è vero che negli orti coltivati la presenza delle infestanti è pressoché nulla, nei lotti liberi queste hanno prolificato in tempi anche molti brevi.
Insomma, abbiamo capito che un luogo, per essere di qualità, ha bisogno dell’intervento e della fruizione costante delle persone.

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Entrambi gli argomenti sono stati ripresi nella conferenza in via Forti, dal titolo “Alla scoperta della Biodiversità” dove il professor Nimis ha raccontato il proprio lavoro di divulgazione, fatto tramite applicazioni per smartphone e tablet per identificare la flora di Trieste. Sono strumenti così veloci che li possono essere usati da bambini delle elementari. O da studenti di architettura. Potete trovare maggiori informazioni al seguente LINK

“L’ailanto e le altre specie infestanti non sono il male” ha poi concluso “sono il sintomo di un territorio mal gestito e mal vissuto”